Diverso da chi?!
Quanto sia necessario ricordare le circa 15/17 milioni di persone che persero la vita ormai è chiaro a tutta l’umanità.
Ma siamo sicuri che molti dei sentimenti che hanno alimentato tale catastrofe non siano presenti, ancora, tra noi e nei nostri giorni?
L’idea di scegliere l’olocausto come fulcro del nostro spettacolo nasce dal bisogno di utilizzare il teatro come mezzo di comunicazione e sensibilizzazione in un’epoca all’insegna dell’integrazione e dell’uguaglianza dove, però, episodi di xenofobia e razzismo sono all’ordine del giorno.
La diversità fa parte della nostra esperienza quotidiana: diversità di razza, di credo politico, di religione, di età, la diversità tra ricchi e poveri, tra bianchi e neri, tra uomini e donne, tra adulti e bambini. Nonostante ciò, in ognuno di noi c’è, più o meno evidente, la paura del diverso.
Lo spettacolo prova a dare voce a chi ha vissuto in qualunque modo il dramma dell’olocausto. Il dramma di un tempo che è anche il nostro tempo.
La rappresentazione avrà inserimenti video e audio che rendono molto efficace la trasmissione dei messaggi.